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Blue Marble. L’oro blu che sgorga dall’impianto Jebel Ali, a Dubai

Impianto di dissalazione di Jebel Ali

Cinquant’anni fa, nel 1972, l’equipaggio dell’Apollo 17 fotografa la Terra a 45.000 chilometri di distanza. Il pianeta appare come una biglia di marmo blu. L’acqua è ovunque, copre quasi due terzi dell’intera superficie, ma per il 97% è acqua di mare, salata.

Oggi, secondo stime della Banca Mondiale, ben 2,4 miliardi di persone sono prive d’accesso all’acqua potabile, mentre la previsione del consumo nelle aree dove è disponibile è pari a una crescita del 30% nei prossimi 25 anni.

La risposta alla crescente emergenza idrica sta proprio in quella biglia, l’oro blu. Webuild, con la sua controllata Fisia, specializzata nella dissalazione e nel trattamento delle acque, ha costruito impianti per garantire acqua pulita a 25 milioni di persone.

Una goccia nel mare? NO, un’onda di piena per città come Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, che basa il proprio fabbisogno d’acqua pulita e il suo boom demografico su Jebel Ali M (nella foto), il grande impianto di dissalazione e di generazione d’energia che ha una capacità produttiva di 2,2 miliardi di litri d’acqua al giorno, gran parte dei quali vengono dalle cinque stazioni realizzate da Fisia Italimpianti (Webuild). Questo vuol dire “i più elevati standard di disponibilità, affidabilità, efficienza e qualità”, assicura la Dubai Electricity and Water Authority.

JEBEL

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Fotonotizia Jebel Ali, Dubai

Materiale informativo - Progetto Ponte sullo Stretto di Messina
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