Main Dam, Grand Ethiopian Renaissance Dam Project, Ethiopia

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GERD: Il sogno di una nazione

GERD: acqua che diventa energia, sviluppo e futuro

Quel giorno è ancora oggi impresso nella mia memoria. Ero vicino al lago Tana, dove avevamo costruito il Beles Multipurpose Project, un impianto idroelettrico davvero importante per l’Etiopia, così come molti altri realizzati negli anni. 

Insieme a me, l’allora Primo Ministro etiope, Meles Zenawi, un politico di grandi visioni con il quale avevamo immaginato, progettato e costruito già molte opere importanti per l’Etiopia. Ad un tratto il Presidente Meles si bloccò e mi disse: «Ho un sogno per questo Paese: usare l’acqua di tutti i suoi fiumi per farne il nostro petrolio, una fonte inesauribile di energia pulita capace di far crescere qui grandi industrie, di dare luce a tutte le case, e un futuro a tutti i giovani. Per questo vorrei realizzare una grande opera sul Nilo, un’opera unica e straordinaria. Voi quanto ci mettereste a progettarla?». 

Era una sera splendida e calda, e in quel momento nasceva il GERD, il sogno di una nazione. Poco più di un anno dopo Meles Zenawi morì, ma un altro grande uomo, un altro grande amico, il Primo Ministro Abiy Ahmed Ali, ne sposò la visione. Superando tutte le difficoltà riuscì a sostenere e far realizzare quell’opera che oggi consegna alla storia, un progetto che produce energia come tre centrali nucleari messe insieme, e che rappresenta un valore immenso per una grande nazione di quasi 130 milioni di persone. 

In quella calda giornata nei pressi del lago Tana, immaginare una diga da oltre dieci milioni di metri cubi di calcestruzzo, un lago artificiale lungo oltre 170 chilometri e una centrale elettrica capace di raddoppiare la produzione energetica di uno stato, era una sfida per la fantasia prima ancora che per l’ingegno. 

Ma proprio la fantasia è l’attitudine necessaria per chi vive di visioni ed è abituato ad abitare il futuro, prima ancora del presente. GERD, la diga del rinascimento etiope, nasce da una visione: quella del governo di uno dei paesi più popolosi dell’Africa che ha scelto di utilizzare al meglio le sue risorse naturali al fine di produrre energia e sviluppo.

 E infatti la Grand Ethiopian Renaissance Dam non è soltanto il più grande progetto idroelettrico d’Africa, ma il simbolo concreto di come ingegno, coraggio e visione possano trasformare il destino di un Paese. GERD è energia che scorre, è luce che accende case, scuole e fabbriche, è un volano per la crescita economica e sociale dell’Etiopia e di tutta l’Africa orientale.

Per noi di Webuild, guidare la realizzazione di quest’opera è stato un privilegio e una responsabilità. Abbiamo operato in un contesto complesso, in una delle regioni più remote del continente, portando infrastrutture, tecnologie e competenze dove prima c’erano solo strade sterrate e villaggi isolati. Abbiamo costruito non soltanto dighe e centrali elettriche, ma anche scuole, ospedali, strade e connessioni, un intero ecosistema a supporto dello sviluppo. Ecco perché GERD rappresenta ciò che sappiamo fare meglio: affrontare sfide ingegneristiche di scala mondiale, unendo eccellenza tecnica e capacità organizzativa. 

Questo, nel caso della diga etiope, ha significato deviare il corso del Nilo Azzurro, posare milioni di metri cubi di calcestruzzo, collocare turbine con una potenza installata di oltre 5.000 MW di energia pulita. 

GERD è infatti uno strumento prezioso per la transizione energetica etiope, ma anche di un continente intero L’energia idroelettrica è oggi la prima fonte di energia rinnovabile al mondo e ha un ruolo chiave nella decarbonizzazione. Grazie ai progetti idroelettrici in corso nel mondo, Webuild contribuirà, con 14.000 MW di potenza installata, a fornire energia pulita e accessibile a oltre 23 milioni di persone e riducendo le emissioni di CO di 13 milioni di tonnellate l’anno. 

In Africa, come altrove, l’accesso all’energia non è solo una questione tecnologica, ma una condizione essenziale per lo sviluppo industriale, per l’istruzione, per la salute e per la dignità delle persone. L’acqua che scorre dal Nilo Azzurro, trasformata in elettricità, diventa così un ponte verso il futuro, capace di unire popoli e alimentare nuove opportunità. 

GERD è un’opera che resterà nella storia dell’ingegneria, ma soprattutto nella memoria di chi l’ha vista nascere e di chi, grazie ad essa, potrà immaginare un domani diverso. Per noi di Webuild, è un’ulteriore conferma che costruire infrastrutture sostenibili significa costruire futuro.

Pietro Salini
Amministratore Delegato del Gruppo Webuild

GERD: Il sogno di una nazione

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Grand Ethiopian Renaissance Dam Project

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