12 dicembre 2025

Webuild: posato il quindicesimo cassone e superate le 50mila colonne di ghiaia

Avanti con il controllo delle profondità: il monitoraggio hi-tech trasforma il fondale in dati

  • Posizionato il quindicesimo cassone e superata la soglia delle 50.000 colonne di ghiaia, con il 79% del consolidamento del fondale completato
  • Una fitta rete di sensori, inclusi piezometri e inclinometri, garantisce un monitoraggio del terreno sotto la diga, fino a 50 metri di profondità, trasformando l'invisibile cantiere marino in dati ingegneristici precisi
  • Gli "Occhi della Diga": online il secondo episodio della serie web “Number Ten”, il viaggio tra le dieci eccellenze della Nuova Diga Foranea di Genova realizzata dal consorzio Pergenova Breakwater, guidato da Webuild, stavolta dedicato ai sofisticati sistemi sommersi di monitoraggio geotecnico

 

Genova, 12 dicembre 2025 – Il cantiere della Nuova Diga Foranea di Genova, opera marittima tra le più complesse in Europa, avanza con le lavorazioni sia in superficie che nei fondali. Il Consorzio PerGenova Breakwater, guidato da Webuild, ha completato l’affondamento del quindicesimo cassone, mentre nel cuore del mare sono state consolidate oltre 50mila colonne di ghiaia, pari al 79% del totale previsto, con un avanzamento complessivo della ghiaia posata dell’87%. L’opera è realizzata per conto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

I progressi cruciali sulle fondamenta che, sebbene invisibili sono la spina dorsale dell'opera, includono anche l'ultimazione dell'installazione dei dreni, lunghi 22 metri, a 30 metri di profondità, elementi essenziali per stabilizzare e regolarizzare il piano di appoggio di una parte della diga.

L'unicità di questo progetto risiede nel controllo costante del cantiere sommerso. Viste le profondità eccezionali, che arrivano fino a 50 metri, è fondamentale l'impiego di sistemi di monitoraggio high-tech curati da SOCOTEC, la società incaricata di seguire i rilievi e la sensoristica di monitoraggio geotecnico.

Come raccontato nella serie web “Number Ten”, realizzata dal consorzio guidato da Webuild, le attività di controllo rappresentano gli “occhi della diga” e vengono paragonate all'opera di un "sarto" di altissima precisione: un lavoro essenziale su un terreno che deve essere costantemente "controllato, anticipato, compreso".

Per garantire la stabilità strutturale, una fitta rete di sensori sofisticati – tra cui piezometri, inclinometri e profilometri – è installata per il monitoraggio del terreno di fondazione della diga. Questi strumenti interconnessi elaborano in tempo reale dati su pressioni e assestamenti che vengono trasformati in mappe e modelli a supporto di ogni decisione ingegneristica. In parallelo, a bordo dell'imbarcazione “Implacabile”, i tecnici operano con rilievi in mare aperto per 12 ore al giorno, sette giorni su sette, garantendo che ogni fase dei lavori sia svolta con la massima sicurezza e precisione.

Una volta completata, la Nuova Diga Foranea, con i suoi circa 6 chilometri complessivi di estensione, permetterà al porto di Genova di accogliere navi fino a 400 metri di lunghezza, trasformandolo in approdo privilegiato per le grandi rotte internazionali. L'opera, parte di un sistema infrastrutturale integrato con il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi–Nodo di Genova, realizzato anche questo da Webuild, rafforzerà i collegamenti tra il Mediterraneo e il cuore dell'Europa.

Number Ten - Gli occhi della diga

Diga Foranea di Genova, posa cassone 15

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Materiale informativo - Progetto Ponte sullo Stretto di Messina
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