La costruzione del tratto autostradale di 150 km del progetto Northerm Marmara Motorway ha previsto anche la realizzazione del Terzo Ponte sul Bosforo (ora chiamato Ponte Yavuz Sultan Selim), il ponte dei record:

• il ponte ibrido più lungo e largo del mondo (larghezza 59 m e campata principale 1.408 m);
• il primo ponte progettato per ospitare un'autostrada a 8 corsie e una ferrovia a doppio binario tutte allo stesso livello;
• il ponte con la torre più alta del mondo, sopra i 320 m.

Il progetto ha il duplice scopo di decongestionare il traffico e creare un corridoio che faciliti i transiti commerciali da e verso la Grecia.

Il Ponte Yavuz Sultan Selim, un ponte ibrido (sospeso e strallato insieme), è situato a Nord del Bosforo, poco prima del Mar Nero e congiunge Poyrazkoy, sulla sponda asiatica, con Garipce, su quella europea.

La struttura portante che sostiene gli stalli e i cavi sospesi, a cui sono assicurate le campate del ponte, è costituita da due piloni a forma di "A" realizzati ognuno con una coppia di pilastri inclinati, a sezione triangolare. I due piloni principali, in calcestruzzo e acciaio, hanno le fondazioni a terra, sulle sponde dello stretto e hanno un'altezza di oltre 320 m.

L'impalcato più largo al mondo è composto di 2 carreggiate a 4 corsie ciascuna separate da un corridoio ferroviario centrale a doppio binario, per una larghezza complessiva di 59 m. Le velocità di transito previste sono 120 km/h per il traffico stradale, 160 km/h per i treni passeggeri e 80 km/h per i treni merci. Il ponte è percorribile anche a piedi grazie a due passerelle realizzate lungo i bordi esterni dell'impalcato, con una larghezza di 2,5 metri.

La campata centrale, 1.408 metri di lunghezza, si estende tra i due piloni ad A ed è realizzata in acciaio con conci da 24 m di lunghezza e del peso di 840 ton ciascuno; mentre le due campate laterali, come pure i viadotti di approccio e i blocchi di ancoraggio, sono realizzati in calcestruzzo.

Per la realizzazione del ponte sono stati utilizzati 241.000 m3 di calcestruzzo e 65.000 ton di acciaio per le strutture; 31.000 ton di acciaio per i rinforzi, e 29.000 ton per i precompressi; la movimentazione di 897.000 m3 di terre e 32.000 m3 di riempimenti.;

La progettazione ha tenuto conto della possibilità che si verifichino terremoti di forte intensità poiché l'area del cantiere è interessata dalla faglia anatolica, che si estende da est a ovest lungo l'area nord della Turchia, fino al mare di Marmara. Lo studio preliminare è stato eseguito in accordo alle linee guida delle norme AASHTO (American Association of State Highway and Transportation Officials) per la progettazione di ponti.

L'opera è realizzata con la formula del BOT (Build-Operate-Transfer) relativo a progettazione, realizzazione e successiva gestione dell'iniziativa finanziata su base project finance.

Il ponte è stato aperto al traffico ad agosto del 2016.