Grand Ethiopian Renaissance Dam Project

Il più grande progetto idroelettrico d’Africa

DIGHE, CENTRALI IDROELETTRICHE

# HYDROELECTRIC PLANTS
# DAMS
#ETHIOPIA
Overview progetto
Dighe, centrali idroelettriche

Etiopia

Lavori completati
Main Dam, Grand Ethiopian Renaissance Dam Project, Ethiopia

La Grand Ethiopian Renaissance Dam, o GERD, rappresenta uno dei cardini della strategia energetica nazionale etiope. L’opera, commissionata dalla Ethiopian Electric Power (EEP), è infatti un complesso sistema infrastrutturale che, sfruttando le acque del Nilo Azzurro, raggiunge una potenza installata di 5.150 MW, equivalente a tre centrali nucleari di media grandezza.

L’impianto è progettato per raddoppiare la produzione nazionale di energia e generare un surplus destinato all’export verso i Paesi confinanti, tra cui Sudan, Kenya, Gibuti e Tanzania.

Oltre alla rilevanza tecnica, GERD riveste anche un forte valore strategico e istituzionale: interamente finanziata da fondi interni e bond governativi, è un’infrastruttura di scala globale che consolida l’autonomia energetica e la capacità dell’Etiopia di posizionarsi come hub energetico regionale.

Per costruire la diga GERD è stato deviato il Nilo: il progetto idroelettrico più grande d’Africa
Inaugurato il progetto GERD - Grand Ethiopian Renaissance Dam
Grand Ethiopian Renaissance Dam Project, il più grande progetto idroelettrico d’Africa
GERD - Il progetto in numeri
1 / 0

GERD: il progetto in grado di raddoppiare la produzione nazionale di energia

La Grand Ethiopian Renaissance Dam è un progetto ingegneristico di importanza mondiale e un’infrastruttura strategica per l’indipendenza energetica dell’Etiopia. 

Il progetto è situato a circa 700 km a nord ovest della capitale Addis Abeba, a circa 14km dal confine tra Etiopia e Sudan, nella regione di Benishangul – Gumaz lungo il Nilo Azzurro. 

La Grand Ethiopian Renaissance Dam è il più grande progetto idroelettrico d’Africa: la diga principale è lunga 1.800 m, alta 170 m e con un volume di RCC complessivo di 10,7 milioni di m³. Il bacino idrico ha una superficie di 1.875 km2 e un volume di 74 miliardi di m3.

Il progetto ha previsto la costruzione di una diga principale a gravità in calcestruzzo rullato compattato (RCC) alta 170 m, con 2 centrali idroelettriche installate ai piedi della diga e di una diga secondaria in materiali sciolti (rockfill) con paramento in calcestruzzo della lunghezza di 5 km. Le centrali idroelettriche sono posizionate sulla sponda destra e sinistra del fiume e si compongono di 13 turbine Francis, con una potenza installata complessiva di 5.150 MW ed una produzione media di 15.700 Gwh/anno

Il progetto ha dato vita a un bacino che raccoglie le acque delle piogge e dei fiumi per farli convergere dove è costruita la diga principale; annualmente si stima un deflusso medio di circa 50 miliardi di m³ di acqua.

GERD è un progetto di grande portata, per la cui realizzazione sono state sviluppate soluzioni innovative ad hoc. Un elemento unico è rappresentato dalla miscela del calcestruzzo rullato compattato utilizzata: la ricerca avanzata sulle miscele, che ha visto all’opera esperti a livello mondiale, ha permesso di aumentare notevolmente il tempo di presa del calcestruzzo, con notevoli benefici sulla produzione e la qualità dei materiali.

Cliente: Ethiopian Electric Power

 

GERD - Il più grande progetto idroelettrico d'Africa

1 / 0

GERD: innovazioni e complessità tecniche

La Grand Ethiopian Renaissance Dam integra soluzioni ingegneristiche e tecnologiche all’avanguardia per garantire prestazioni, sicurezza e durabilità nel tempo. 

Una delle sfide principali dell’opera è stata un sistema di deviazione per spostare il corso del fiume Nilo Azzurro da una sponda all’altra a seconda delle necessità. La gestione del fiume, caratterizzato durante la stagione delle piogge da portate che possono raggiungere una media di 8.000 m3 al secondo, è stata garantita tramite opere provvisorie di derivazione e reindirizzamento, con rilascio controllato delle acque turbinante a valle. Oltre alle dighe, è stato inoltre costruito uno spillway, uno sfioratore che può essere aperto quando i livelli del lago superano il previsto, lasciando scorrere le acque verso valle senza che queste superino la parte centrale della diga.

Materiali ad alte prestazioni

La Main Dam è stata realizzata posizionando calcestruzzo rullato compattato (RCC), una miscela di calcestruzzo con basso contenuto di cemento e acqua, molto asciutta. La ricerca condotta nei laboratori interni, in collaborazione con esperti internazionali, ha portato alla creazione di questa miscela caratterizzata da tempi di presa prolungati e prestazioni meccaniche superiori. Questa soluzione ha migliorato la lavorabilità e la qualità strutturale, aumentando la durabilità nel tempo.

Il cantiere della diga principale detiene il record mondiale della maggior quantità di rcc posato in 24 ore, pari a 23.000 metri cubi. Con un volume di 10,7 milioni di metri cubi, la Diga principale è anche la più grande diga a gravità in RCC d’Africa

Monitoraggio strutturale integrato

All’interno della diga è stato realizzato un sistema di monitoraggio avanzato, installato nella rete di gallerie della Main Dam. Il sistema rileva in tempo reale parametri chiave tra cui: pressione idrostatica e livelli dell’invaso; integrità delle giunzioni dei blocchi in calcestruzzo; spostamenti millimetrici della struttura; prestazioni delle turbine e degli organi meccanici.

Il monitoraggio viene effettuato mediante una rete di sensori e strumenti di precisione, tra cui pendula ad alta sensibilità, estendendosi dalla sommità alla base della diga. Questi dispositivi misurano e registrano ogni variazione degli assetti strutturali, garantendo una visione costante delle condizioni operative. Tutti i dati acquisiti confluiscono in un database centralizzato ospitato nel centro di comando situato presso la base della diga sulla riva destra. Qui vengono analizzati in tempo reale per supportare attività di manutenzione predittiva e garantire la massima affidabilità operativa.

Main Dam, Grand Ethiopian Renaissance Dam Project, Ethiopia

1 / 0

GERD: i benefici per il territorio

Il progetto Grand Ethiopian Renaissance Dam ha generato un significativo impatto occupazionale e sociale, confermando il suo valore strategico non solo dal punto di vista energetico, ma anche per lo sviluppo delle comunità locali. L’impianto assicura inoltre per la rete elettrica nazionale una riduzione di 1,3 milioni di ton/anno di emissioni di CO2.

Negli anni il cantiere ha ospitato un totale di 25mila lavoratori con picchi di 10mila persone contemporaneamente. Oltre il 95% di questi proveniva dall’Etiopia e in larga parte dalle comunità limitrofe.

Per supportare la forza lavoro e le esigenze operative, è stato realizzato un complesso sistema logistico comprendente: una fitta rete stradale di collegamento all’interno del cantiere che ha previsto anche la costruzione di due ponti sul Nilo Azzurro e una pista di atterraggio per i collegamenti rapidi con Addis Abeba; tre campi residenziali con alloggi per 10.000 persone, dotati di tre centri di assistenza medica e numerose strutture di servizio come scuole, mense, aree ricreative, una piscina, campi sportivi.

Il sistema sanitario che comprendeva un ospedale centrale (20 posti letto, 6 ambulanze, 71 operatori sanitari) e due cliniche satellite, attivi 24 ore su 24. Le strutture fornivano cure mediche, prevenzione e campagne vaccinali, oltre a collaborare con le autorità sanitarie locali (oltre 4.200 vaccinazioni e 700.000 consulti medici formiti nel corso dell’intero rogetto). I centri hanno erogato servizi gratuiti sia ai lavoratori che agli abitanti delle aree circostanti. L’infrastruttura sanitaria è stata trasferita al Ministero della Salute etiope, garantendo continuità di servizio e rappresentando un’eredità tangibile per la comunità.

La fabbrica dell’injera 

Oltre alle tre mense allestite all’interno del cantiere, il Gruppo Webuild ha attivato e gestito una fabbrica per la produzione dell’injera, il cibo tradizionale etiope che si presenta come una grande crespella dal colore grigio chiaro, fatta con la farina di teff. La fabbrica, alla quale hanno lavorato 84 persone, sfornava in media oltre 6.500 injera al giorno, con picchi di oltre 10.000, proprio per rispondere alla domanda degli operai. Sono state preparate fino a 3 milioni di injera all’anno.

GERD - Grand Ethiopian Renaissance Dam. Un cantiere si chiude, le infrastrutture restano

1 / 0
GERD. Il sogno di una nazione

GERD. Il sogno di una nazione

L’Etiopia sta ridisegnando il proprio futuro puntando sull’acqua e sulla produzione di energia pulita e la punta di diamante di questo piano di sviluppo è proprio la Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD).

Approfondisci e leggi il libro
Grand Ethiopian Renaissance Dam Project (GERD)
Materiale informativo - Progetto Ponte sullo Stretto di Messina
(*) Informazioni obbligatorie