Indietro

Metropolitana di Roma – Linea C

METROPOLITANE

#METRO SYSTEMS
#ITALY
Overview progetto
Metropolitane

Italia

Lavori in corso
Metropolitana di Roma, Linea C, Stazione Colosseo - Webuild

Un’opera che "fa la storia"

Il progetto della Metropolitana di Roma - Linea C doterà la città di un’infrastruttura all’avanguardia nell’ambito della mobilità sostenibile. Si tratta di una metropolitana moderna, al servizio di una città che non può prescindere da un'infrastruttura strategica e d'eccellenza.

La costruzione di una simile opera rappresenta una sfida ingegneristica. Il suolo di Roma è, per caratteristiche antropiche, unico al mondo: una città viva e all’opera da oltre 3.000 anni dove rimangono le testimonianze delle civiltà che si sono succedute. Nel realizzare la Linea C, la sfida è quella di costruire un’opera fondamentale per il presente e per il futuro, nel rispetto del passato.

La linea e le sue stazioni

Il progetto della Linea C attraversa Roma, collegando la città da Sud-Est a Nord-Ovest e connettendo la periferia al centro. Attraversa quartieri storici della città, per poi arrivare nei pressi di Piazzale Clodio. È lunga 26 km, 17 in sotterraneo e 9 in superficie, per un totale di 29 stazioni, dalla fermata di Monte Compatri/Pantano a Clodio/Mazzini.

L’esecuzione del progetto procede per tratte funzionali. La tratta che dal capolinea di Pantano, nel comune di Monte Compatri, arriva a San Giovanni (19 km con 22 stazioni e un deposito officina), è stata completata ed è già in funzione.

Le prossime stazioni collegate saranno Porta Metronia, Colosseo - Fori Imperiali e Venezia, in pieno centro storico, al momento in costruzione. Sono in fase di progettazione le restanti fermate di Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio/Mazzini.
Il progetto prevede anche 4 stazioni di interscambio: San Giovanni e Ottaviano (con la linea A), Colosseo (con la linea B) e Pigneto (con le ferrovie locali FL1/FL3).

Come si scava una stazione della Metro C? La realizzazione della stazione Venezia – Geopop/Webuild
Metropolitana di Roma, Linea C - Italia
1 / 0

Come si costruisce il futuro

Realizzare una grande opera complessa in un territorio unico ha richiesto una scelta molto attenta delle tecniche di scavo e costruttive, selezionando quelle adeguate al contesto.
 

Differenti tecniche di scavo

Le gallerie sono state realizzate con due metodologie, lo scavo tradizionale e lo scavo meccanizzato con TBM (Tunnel Boring Machine). l’uso di una tecnica o dell’altra è stato attentamente studiato in virtù dei vincoli storici e strutturali dell’area, sulla base delle necessità ingegneristiche e del terreno.
Per la Linea C sono state utilizzate quattro le TBM di tipo EPB (Earth Pressure Balance). Le TBM sono macchine escavatrici di ultima generazione che sostengono il fronte scavo e rivestono la galleria, rendendola pronta per essere attrezzata, con un risparmio notevole dei tempi.
 

Diaframmi sacrificali e congelamento

Durante i lavori, sono state usate diverse tecniche all’avanguardia proprio per coniugare l’efficacia e la sicurezza degli scavi con l'esigenze di salvaguardia delle preesistenze storiche e monumentali.

La tecnica dei diaframmi sacrificali, utilizzata per la prima volta a Roma e in Italia, consente di eseguire i lavori di scavo preservando il patrimonio storico-artistico della città. I diaframmi sono delle pareti in calcestruzzo non armato, perpendicolari alle pareti perimetrali, che, assolto il loro compito di sostegno, vengono demolite con il procedere degli scavi della stazione.
 

Il congelamento, è tecnica di consolidamento del terreno che prevede la realizzazione di una parete protettiva di terreno congelato all’interno del quale vengono eseguite le operazioni di scavo della galleria e di costruzione del rivestimento. Questa tecnica garantisce il maggior livello di sicurezza possibile.

Metropolitana di Roma Linea C, infografica progetto - Webuild

Dati tecnici

+ + +

m3 Calcestruzzo

+ + +

ton Acciaio

+ + +

m3 Scavi

+ + +

km Lunghezza tracciato

+ + +

Stazioni

+ + +

Treni

+ + +

TBM di tipo EPB

+ + +

m Diametro di scavo

Costruire il futuro, dar valore alla storia

La sfida, nella costruzione della Metropolitana di Roma - Linea C, è doppia: ingegneristica, da un lato, ma anche della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della città, il cui centro storico è dal 1980 riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
Il progetto della Linea C cambia il paradigma che spesso accompagna l’edilizia a Roma: il passato non è un impedimento ma un valore, e la realizzazione dell’opera diventa un’occasione unica per valorizzarlo. 

Studi per la tutela del patrimonio archeologico

La realizzazione delle stazioni della Linea C è avvenuta con la costante collaborazione delle Soprintendenze statali e comunali. Da questo continuo e virtuoso scambio è nato un articolato programma di indagini che ha consentito di individuare numerosi reperti e di aggiornare le carte archeologiche in aree ancora poco indagate. 

Lungo il tracciato Pantano-San Giovanni sono stati esplorati 29 siti con modalità archeologica. Nell’area centrale, lungo le tratte via Sannio - piazzale Clodio/Mazzini sono stati aperti ulteriori 22 cantieri con scavo archeologico per le indagini preventive. Storia e futuro, quindi, si sono spesso incontrati nello stesso scavo. 

Di concerto con la Soprintendenza di Roma, è stato redatto un documento e approntata una specifica procedura per coniugare l’avanzamento dei lavori con il rispetto dei beni archeologici ancora sepolti. Questo documento prende il nome di “Prontuario delle indagini archeologiche di seconda fase” ed è il primo documento di questo genere mai predisposto in Italia.

Top-down archeologico

Nell'ambito di questa fruttuosa collaborazione si è affinata la tecnica di scavo archeologico con metodologia "top-down", pensata per coniugare l’esigenza di eseguire scavi archeologici a cielo aperto, fino ad una profondità di 18-20 m da piano campagna, con la necessità realizzativa di limitare le aree di cantiere.

Il top-down archeologico prevede la realizzazione in discesa dei solai intermedi e garantisce la possibilità di eseguire gli scavi archeologici contemporaneamente alla realizzazione dei solai, ottimizzando tempi e spazi del cantiere.

Durante gli scavi sono stati recuperati oltre 500.000 reperti, 4.000 nella sola stazione San Giovanni, che è stata trasformata in "archeostazione", una vera a propria stazione-museo caratterizzata da teche e aree espositive con reperti e innesti informativi a parete. Una soluzione diventata modello anche per le altre stazioni in costruzione. Ha ricevuto il premio ROMARCHITETTURA 6, riconoscimento assegnato proprio per all’allestimento museografico della stazione conferito a Metro C nel 2017 da IN/ARCH Lazio.

Metropolitana di Roma, Linea C, Stazione Colosseo - Webuild

1 / 0

Costruire un futuro di innovazione, sviluppo e sostenibilità

Il driverless
La Metropolitana di Roma - Linea C fa correre l’innovazione. Fra gli elementi tecnologici di rilievo rientra il sistema driverless, che viene già usato in tutte le stazioni in esercizio. La tecnologia driverless, o nello specifico Sistema di Automazione Integrale, gestisce tutte le funzioni del veicolo da remoto, senza la presenza del macchinista a bordo. Tutto viene gestito dalla Direzione Centrale Operativa (DCO), che è sia il cuore che il cervello di questo sistema. Dalla Centrale ai treni, un altro piccolo primato: i treni driverless della Linea C sono i treni ad alta automazione più lunghi d’Europa, con 109,4 m di lunghezza.
 

I benefici della linea
La Linea C rappresenta un’opportunità di sviluppo già a partire dalla sua realizzazione. A cominciare dallo sviluppo economico: dall’inizio lavori, il progetto ha coinvolto circa 1.500 fornitori, con una filiera radicata nel nostro Paese: circa il 98% delle aziende coinvolte sono italiane.

L'opera contribuisce a rendere Roma più accessibile, ricucendo la periferia sud-orientale al centro, integrandosi pienamente nel sistema dei trasporti pubblici e generando un vero e proprio “effetto rete” per la mobilità di Roma
In particolare, la Linea C consentirà di trasportare fino a 800.000 passeggeri al giorno, vale a dire potenzialmente 24.000 utenti all’ora per senso di marcia.
 

La linea della sostenibilità e della rigenerazione urbana

Terminate le opere nel sottosuolo, le aree dei cantieri in superficie vengono man mano restituite alla cittadinanza. Le sistemazioni esterne di stazioni e pozzi sono progettate per creare veri e propri luoghi di aggregazione e socializzazione, fruibili dai cittadini.

La Linea C è una linea che costruisce sostenibilità. Già durante i lavori è stato dato ampio spazio al verde cittadino: nel progetto sono stati realizzati circa 98.000 m2 di aree a verde e sono stati piantumati oltre 4.300 nuovi alberi.

La linea avrà un grande impatto anche in termini di sostenibilità futura. Per l'intera linea, si stima una riduzione di emissioni di CO2 di circa 310.000 tonnellate all'anno.

Alcune delle soluzioni impiegate nella realizzazione della Linea C potranno diventare un punto di riferimento per l’ingegneria delle opere pubbliche in contesti complessi dal punto di vista antropico e culturale.

Un’opera che, sotto tutti gli aspetti, è già capace di costruire futuro.

KPI di sostenibilità

+ + +

t le emissioni di Co2 evitate all'anno

+ + +

auto tolte dalla strada al giorno

+ + +

passeggeri previsti all'ora per senso di marcia

Stazione Venezia, una stazione nel cuore di Roma

Circondata da monumenti unici (il Vittoriano, Palazzo Venezia, il Palazzo delle Assicurazioni Generali, la Chiesa di Santa Maria di Loreto) in un’area ricca di reperti archeologici e storici, la Stazione Venezia della Metropolitana di Roma - Linea C rappresenta una sfida ingegneristica unica e insieme un’opportunità di raggiungere profondità mai esplorate e valorizzare il patrimonio archeologico della città.

La nuova stazione coniuga le caratteristiche di uno snodo di trasporto pubblico con il contesto urbano e museale in cui è inserita. 

Stazione Venezia: vera e propria “archeostazione” su 8 livelli in sotterraneo farà da snodo tra i complessi museali circostanti Vittoriano, Palazzo Venezia e Foro Romano.

Stazione Venezia, un nuovo polo museale

Le indagini archeologiche di prima fase eseguite a piazza della Madonna di Loreto hanno consentito di riportare alla luce un complesso monumentale di eccezionale importanza: gli Auditoria di Adriano, costituito da grandi aule dove si svolgevano discussioni filosofiche e pubbliche letture di opere letterarie. Anche in questo caso si è prevista una progettazione unica e specifica della stazione, che ingloberà il ritrovamento, con un apposito allestimento.

Dalle indagini archeologiche sono emerse, al centro della piazza, le strutture murarie delle antiche tabernae, edifici a uso commerciale, che si affacciavano sulla via Lata, l’antica via Flaminia. Verranno anch’esse ricollocate a fine lavori per essere esposte ai visitatori.

La stazione creerà un vero e proprio polo museale per viaggiare attraverso la storia, prevedendo un collegamento in sotterrano del primo livello interrato della stazione con i musei di Palazzo Venezia, con il Vittoriano e con il Foro di Traiano.

Stazione Venezia, la costruzione di una metropolitana unica
Metropolitana di Roma Linea C, Stazione Venezia: il viaggio dell'idrofresa
Metropolitana di Roma Linea C, la Stazione Piazza Venezia
Metropolitana di Roma Linea C, Stazione Venezia: le fasi di realizzazione
1 / 0

Stazione Venezia: una sfida ingegneristica unica

Metropolitana di Roma Linea C, Stazione Venezia - Webuild

1 / 0

Download

Linea C - scheda progetto

Lo storico dell'arte Claudio Strinati ripercorre il tragitto della Linea C mostrando come questo si intreccia con i luoghi dell'antica Roma e dell'ansa barocca del centro città.

Duemila metri, duemila passi, una vita. Un viaggio di Claudio Strinati nei cantieri della Metro C
Webuild per l'Archeologia

Memorie dal sottosuolo

Webuild per l'Arte e l'Archeologia

In un Paese come l’Italia, che detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, ogni scavo rappresenta una potenziale scoperta.

Scopri di più sull'impegno di Webuild per la conservazione e la valorizzazione dei beni artistici e archeologici
La Terza Roma - Web Serie Webuild

La terza Roma

Metropolitana di Roma – Linea C

Materiale informativo - Progetto Ponte sullo Stretto di Messina
(*) Informazioni obbligatorie