Il progetto prevede il raddoppio di una sezione di 37,5 chilometri sulla tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova, linea Palermo-Catania. I lavori riguarderanno la nuova sede ferroviaria, l'armamento, gli impianti di segnalamento e telecomunicazione, le sottostazioni elettriche per l'alimentazione dei treni, la riqualificazione della stazione di Bicocca e la realizzazione della nuova stazione a Motta Sant'Anastasia.

Il contratto Bicocca-Catenanuova rientra in un progetto più ampio riguardante il sistema dei Corridoi europei TEN-T, con l'obiettivo di migliorare la competitività del trasporto su ferro e l'integrazione della rete ferroviaria del Sud-Est con il sistema AV/AC, nonché di incrementare le quote di trasporto merci su rotaia.

I lavori si svolgono quasi interamente in superficie, con la costruzione di viadotti lunghi anche 500 metri che superano i corsi d’acqua, il Simeto e il Buttaceto. Si tratta di lavori complessi e di grande portata, con movimenti terra per 1,45 milioni di metri cubi e tante piccole opere di attraversamento. 

Il progetto viene realizzato con una profonda attenzione al rispetto dell’ambiente, proprio perché si sviluppa lungo la campagna catanese. Su questo lavora il Centro Studi di Economia Applicata all’Ingegneria, di cui è socia l’Università di Catania, impegnato nell’applicazione di tecniche di telerilevamento che utilizzano immagini satellitari ad alta risoluzione per mappare l’area interessata dagli scavi e assicurare che le colture agricole non vengano danneggiate.