26 novembre 2020

Dati finanziari consolidati pro-forma e Outlook

COMUNICATI STAMPA

OUTLOOK 20201

  • Backlog costruzioni: ~€ 33 miliardi, equivalente a oltre 5 anni di produzione
  • Ricavi: € 5,7 - 6,0 miliardi (includendo il badwill stimato ammontano a ca. € 6,2-6,5 miliardi);
  • EBITDA margin: 4,0% - 5,0% (includendo il badwill stimato ammonta a oltre l’11%)
  • Indebitamento Netto: € 0,6 – 0,8 miliardi

 

DRIVERS STRATEGICI ED EVOLUZIONE FINANZIARIA DEL CORE BUSINESS

  • Drivers strategici: Prosecuzione del de-risking cogliendo anche le opportunità derivanti da maggiori investimenti in infrastrutture post-Covid; Consolidamento della presenza in Italia; Espansione in business adiacenti; Efficienza e digitalizzazione; Crescita sostenibile
  • Evoluzione finanziaria attesa in netto recupero già a partire dal 2021:
    • Book-to-bill medio: >1,0 nel periodo 2021-2023
    • Ricavi: attesi a € 6,5 - 7,2 miliardi nel 2021; € 7,4 – 8,3 miliardi nel 2023
    • EBITDA margin: atteso ca. 8% nel 2021; >8,5% nel 2023
    • Indebitamento Netto: attesa a € 0,5 - 0,3 miliardi nel 2021; € 0,3 – 0,04 miliardi nel 2023

 

Milano, 26 novembre 2020 – Il Consiglio di Amministrazione di Webuild (MTA: WBD) ha preso atto dei dati finanziari pro-forma relativi all’esercizio 2019 e primo semestre 2020, per incorporare gli effetti dell’avvenuta acquisizione di Astaldi, ed ha approvatole linee strategiche del Gruppo e le proiezioni economico-finanziarie 2020-2023 post acquisizione di Astaldi relative al core business aggregato, sviluppate tenendo conto dell’attuale contesto macroeconomico connesso all’emergenza sanitaria Covid-19 e che potranno subire variazioni in caso di rilevanti modifiche di detto contesto nonché di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività del Gruppo.

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DATI FINANZIARI CONSOLIDATI PRO-FORMA RELATIVI ALL’ESERCIZIO 2019 E AL PRIMO SEMESTRE 2020

Di seguito si riporta una sintesi dei dati economici e patrimoniali pro-forma adjusted2 al 31 Dicembre 2019 e al 30 Giugno 2020 predisposti per rappresentare gli effetti sull’andamento economico e sulla situazione patrimoniale del Gruppo a seguito dell’acquisizione del 66,3% del capitale di Astaldi S.p.A., conclusasi il 5 Novembre 2020, come se la stessa fosse avvenuta virtualmente in data 31 dicembre 2019 e 30 giugno 20203.

 

Backlog

 

Ricavi, EBITDA e Patrimonio netto includono un provento pari a € 487,6 milioni quale effetto preliminare della procedura di purchase price allocation (PPA) relativa all’acquisizione di Astaldi. La procedura di PPA attualmente in corso è effettuata in conformità all’IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”. Essa troverà rappresentazione nel primo bilancio Webuild successivo all’acquisizione di Astaldi e prevede la definizione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte e la relativa allocazione del corrispettivo pagato. La determinazione definitiva del fair value alla data di acquisizione delle attività acquisite e delle passività assunte potrà differire significativamente dai valori considerati nelle stime qui riportate e potrebbe, pertanto, comportare una variazione significativa del valore pro-forma del provento sopra ricordato. Per le modalità di predisposizione dei dati pro-forma, i rischi e i limiti ad essi associati, si rinvia al “Documento Informativo relativo alla sottoscrizione di un aumento di capitale di Astaldi S.p.A. e alla conseguente acquisizione di una partecipazione di controllo nel capitale sociale della stessa” redatto ai sensi dell’art. 71, comma 1, e in conformità all’Allegato 3B schema n. 3 del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato, pubblicato in data 20 novembre 2020.

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CONTESTO DI RIFERIMENTO E PERFORMANCE DI WEBUILD

Nei primi nove mesi del 2020 si è assistito ad un repentino peggioramento del quadro macroeconomico a seguito della diffusione della pandemia Covid-19 a livello globale e alle misure adottate dalle istituzioni per contenere l’emergenza sanitaria. Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI) di Ottobre 2020, l’economia globale è attesa contrarsi del 4,4% nel corso del 2020. Tali previsioni sono tuttavia caratterizzate da un livello alto di incertezza, in vista soprattutto della seconda ondata della pandemia attualmente in corso in molti paesi.

Gli impatti straordinari della diffusione del Covid-19 e delle misure di sicurezza implementate hanno determinato un rallentamento nella produzione dei cantieri a livello globale che ha inciso sui ricavi del Gruppo. In questo contesto, Webuild è stato in grado di realizzare il 75% delle aspettative iniziali di produzione per l’anno in corso.

La minor produzione ha generato un minor assorbimento dei costi fissi che, unitamente a costi straordinari volti a gestire la pandemia e la sicurezza dei lavoratori, hanno ridotto il margine del Gruppo. Sotto il profilo finanziario, in una situazione d’emergenza che ha dilatato i tempi di incasso dei crediti, Webuild ha continuato a sostenere i propri fornitori. La crisi sanitaria, inoltre, ha avuto riflessi anche sull’assegnazione di nuovi progetti con circa € 20 miliardi di iniziative slittate oltre il 2020.

 

In questo contesto, Webuild è rimasta focalizzata nel raggiungimento degli obiettivi strategici e finanziari prefissati, quali:

  • Focus del business su geografie a più basso rischio, quali Italia, Europa, Nord America e Australia - da 58% del backlog nel 2018 a 63% nel 2020;
  • Sostegno importante al Sistema Paese, attraverso la costruzione in tempi record del ponte Genova – San Giorgio, il rilancio di progetti infrastrutturali strategici per € 3,6 miliardi (Verona-Padova, Statale Jonica, Nodo Ferroviario di Genova), la prosecuzione di progetti strategici anche tramite il supporto alle imprese di costruzione italiane della filiera attraverso garanzie e pagamenti;
  • Crescita sostenuta per linee esterne con il consolidamento del settore italiano delle costruzioni tramite l’acquisizione di Astaldi, Cossi Costruzioni e di quote da Condotte nei consorzi COCIV e IRICAV II, per la realizzazione delle linee dell’alta velocità Milano-Genova e Verona-Padova;
  • Nessuna cancellazione di contratti per effetto della pandemia; i minori ricavi e margini del 2020 saranno traslati negli anni futuri. Alla data odierna tutti i cantieri sono in esecuzione, sebbene non tutti abbiano ripreso i livelli produttivi antecedenti il diffondersi della pandemia;
  • Una posizione finanziaria netta solida e in miglioramento rispetto al primo semestre 2020;
  • Mantenimento di un livello di disponibilità liquide adeguato

 

Alla luce delle considerazioni di cui sopra, in assenza di rilevanti cambiamenti dovuti anche all’evoluzione dell’emergenza sanitaria e di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività produttive, economiche, finanziarie e valutarie globali, il Gruppo prevede di realizzare nel 2020:

  • Backlog costruzioni: ~€ 33 miliardi, equivalente a oltre 5 anni di produzione
  • Ricavi: € 5,7-6,0 miliardi (includendo il badwill stimato ammontano a ca. € 6,2-6,5 miliardi);
  • EBITDA margin: 4,0%-5,0% (includendo il badwill stimato ammonta a oltre l’11%)
  • Indebitamento Netto: € 0,6–0,8 miliardi

 

Tali previsioni includono l’impatto per tutti i 12 mesi del 2020 dell’acquisizione di Astaldi, che si è conclusa il 5 Novembre 2020 e sono state predisposte assumendo tassi di cambio costanti rispetto alla situazione alla data attuale.

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DRIVERS STRATEGICI

Il mercato globale delle costruzioni infrastrutturali è in continua evoluzione, determinata da vari fattori che includono, tra le altre cose, la crescita demografica, l’urbanizzazione, gli impatti derivanti dalla pandemia causata dal Covid-19, i cambiamenti climatici e le nuove politiche economiche.

Il periodo post-Covid offre significative opportunità per il settore generate da:

  • Lancio di importanti piani economici di investimenti in infrastrutture nei paesi sviluppati (Europa, US ed Australia).  Oltre a nuovi progetti gran parte della domanda riguarderà manutenzione e rinnovo di infrastrutture esistenti;
  • Focus su innovazione e sostenibilità (es. Recovery Fund europeo) che necessitano di player con forti competenze e larga scala.

 

In questo contesto, Webuild sta implementando le seguenti linee strategiche:

  1. Proseguire nel de-resking del portafoglio, cogliendo le opportunità derivanti da maggiori investimenti in infrastrutture nelle geografie a basso rischio quali Italia, Nord America, Australia ed Europa centrale e del Nord;
  2. Consolidare la propria presenza in Italia, accelerando l’avanzamento dei progetti nel portafoglio ordini e sfruttando la maggior scala dimensionale al fine di cogliere le opportunità derivanti dal nuovo piano infrastrutturale, che prevede un nuovo regime di pagamento degli anticipi e una procedura di gara semplificata;
  3. Espandere il business in settori adiacenti che consentono una maggiore diversificazione del portafoglio ordini e flussi di cassa stabili, quali ad esempio la manutenzione straordinaria delle infrastrutture in Italia;
  4. Continuare ad implementare le azioni di efficienza operativa già identificate per € 120 milioni da realizzare entro il 2023, lavorando su overhead, costi indiretti di cantiere/consorzi e costi diretti di cantiere, catturando le sinergie con Astaldi, con misure che includono:
    • Completamento dell’implementazione delle iniziative “crash program” lanciate nel 2020 con un beneficio atteso di € 17-20 milioni in EBIT addizionale;
    • Ridisegno della struttura organizzativa della Corporate e delle Branch
    • Ottimizzazione dei costi indiretti di progetto;
    • Razionalizzazione dei costi relativi ai consorzi italiani;
    • Organizzazione efficiente dei nuovi progetti, anche attraverso la leva dell’automazione/ digitalizzazione dei processi di back-office
  5. Rafforzare la propria leadership nell’innovazione, anche attraverso l’investimento per oltre € 26 milioni per la digitalizzazione dei processi core quali Procurement, Business Development e Bidding, Operations, Controling ed HR che è atteso portare ad un beneficio sulla marginalità di ca. 70-100 punti base;
  6. Continuo focus sulle sfide ESG, focalizzandosi su infrastrutture che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti e garantendo standard elevati di sicurezza sul lavoro.
Dati finanziari consolidati pro-forma e Outlook
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