Milano, 9 novembre 2020 - “La nascita del nuovo Gruppo Webuild, con l’integrazione di Astaldi, significa speranza e consapevolezza che si possono fare grandi cose anche in momenti difficili come questo. Riuscire a mettere sul tavolo migliaia di posti di lavoro è la risposta che bisogna dare adesso all’Italia”. Così l’Amministratore Delegato Webuild, Pietro Salini, ha commentato a Sportello Italia su Rai Radio 1 la creazione del nuovo colosso italiano delle infrastrutture a seguito dell’acquisizione del 65% di Astaldi da parte di Webuild, operazione conclusasi pochi giorni fa.

Un piano che significa crescita e lavoro, soprattutto per i giovani. “Nei prossimi due anni solo in Italia prevediamo di assumere 5mila persone, giovani cui insegniamo un mestiere e per i quali stiamo facendo dei grandi investimenti anche con università con master di formazione per la gestione di grandi infrastrutture complesse”.

Ma l’Italia ha bisogno di un sistema di misure shock, immaginando quali saranno i modelli produttivi e di consumo del futuro e dando risposte concrete nel presente. Bisogna riflettere, ha sottolineato Salini, su “un piano di manutenzione generale nel nostro Paese che è molto fragile”. Interventi che innescherebbero un effetto volano per l’intero settore delle infrastrutture. “Nei primi 5 progetti in Italia siamo partner di circa 5mila imprese italiane di piccole e medie dimensioni. Il Governo ha fatto tanto sotto il profilo del sostegno alle famiglie, deve fare uno sforzo per rilanciare il lavoro da sud a nord”. Interventi possibili immediatamente, grazie a risorse già disponibili. “I fondi del Recovery Fund saranno disponibili nella seconda parte del 2021 ma dobbiamo anticipare gli effetti e utilizzare altri strumenti che pure abbiamo a disposizione, come i fondi non spesi nell’ultimo settennato, i fondi FAS che dovremmo cominciare ad utilizzare immediatamente”, ha concluso Salini.