06 giugno 2020
Ponte di Genova: completata la struttura in tempi record Webuild (Salini Impregilo) e Fincantieri avanti senza sosta con i lavori sopra al ponte.
Al via la gettata della soletta alla base della pavimentazione stradale
Milano, 06 giugno 2020 – Dopo aver completato in tempi record la struttura portante del nuovo , definendo il nuovo skyline della città di Genova, Webuild (Salini Impregilo) prosegue i lavori senza sosta insieme a Fincantieri, avendo avviato stanotte una nuova fase delle operazioni fondamentale per il completamento del ponte: la gettata di calcestruzzo per la realizzazione della soletta che farà da base alla pavimentazione stradale vera e propria dell’opera e “vestirà” definitivamente il Ponte. Tecnici e operai continuano a mantenere altissimo il ritmo produttivo anche in quest’ultima parte di lavori: si lavora su più fronti in un intreccio accurato di operazioni, adottando al contempo tutti i presidi di sicurezza necessari, per consegnare a Genova e ai genovesi il loro Ponte entro l’inizio dell’estate.
Gli 8.000 metri cubi di calcestruzzo che costituiranno la soletta saranno posati in opera procedendo dalle due estremità del viadotto verso il suo centro con lavorazioni organizzate sulle 24 ore per ridurre i normali tempi di realizzazione. Sulla soletta completa si procederà quindi con tutte le attività che vestiranno in maniera definitiva il nuovo Ponte sul Polcevera e permetteranno di arrivare alla consegna definitiva dell’opera: la posa dei pannelli di vetro e fotovoltaico sul bordo ponte, i sicurvia, l’impermeabilizzazione della soletta e la realizzazione del pacchetto di asfalti, gli impianti di piattaforma e l’illuminazione stradale e scenografica a corredo dell’infrastruttura. Saranno poi installati i 18 pennoni alti 28 metri in asse al viadotto. Attività con cui il nuovo ponte sarà disponibile per il collaudo statico e quindi pronto al debutto dell’apertura al traffico.
Le operazioni sulla soletta partono subito dopo la conclusione delle complesse manovre di calaggio, con cui il Ponte è stato poggiato nella sua posizione definitiva, 26 centimetri circa più in basso rispetto a quella ottenuta con il sollevamento di tutti gli impalcati. Sotto la piattaforma stradale, si continua a lavorare inoltre all’anima tecnologica che renderà il ponte autonomo dal punto di vista energetico, e che ospiterà tutti gli impianti per la raccolta dati, l’alimentazione della struttura e lo smaltimento delle acque.
Webuild procede quindi in velocità verso la fine di un progetto in cui il modello fast track applicato, con oltre venti cantieri attivi all’inizio in contemporanea su più fronti, ha permesso di iniziare i lavori della prima fondazione il 25 giugno 2019 e completare la struttura portante dell’opera in meno di un anno, con più di 1000 persone al lavoro nei momenti di picco. L’opera, smart e innovativa, da fine aprile è vestita da Webuild anche dalla magia delle luci tricolore, che il Gruppo ha voluto realizzare per illuminare il ponte in tutta la sua lunghezza e in ciascuna delle Un’immagine divenuta iconica nel mondo che si è aggiunta al laser tricolore che illumina il ponte da sopra, raccontando un Made in Italy distintivo anche nel settore delle infrastrutture.
In 114 anni, il Gruppo ha e viadotti per una lunghezza totale di 946 chilometri. Negli Stati Uniti, sta completando il Gerald Desmond Bridge, il secondo ponte strallato per altezza del Paese e opera strategica per lo sviluppo del porto di Long Beach in California, un hub vitale per i commerci statunitensi. In Australia, Webuild ha costruito lo skytrain della nuova Sydney Metro Northwest, il primo ponte curvo e strallato del Paese.