Costruire il domani

Galleria di Base del Brennero: il tunnel ferroviario più lungo al mondo

8 min


Galleria di Base del Brennero, Lotto Mules 2-3

Webuild al lavoro su quattro lotti per la costruzione della Galleria di Base del Brennero, il mega progetto sostenibile che collegherà l’Italia all’Austria attraverso le Alpi

La Galleria di Base del Brennero è un mega progetto ferroviario, strategico per la mobilità sostenibile dell’Italia e dalla forte dimensione europea. L’opera riveste infatti un ruolo fondamentale per il collegamento AV/AC transnazionale tra Italia e Austria, che saranno così collegate attraverso le Alpi, ma è anche l’elemento centrale del corridoio SCAN-MED – asse portante del sistema di trasporto TENT che collegherà Helsinki in Finlandia a La Valletta, sullisola di Malta.

Una volta ultimata, l’opera sarà anche il tunnel ferroviario più lungo al mondo e permetterà di collegare Fortezza a Innsbruck lungo un tracciato di 64km, riducendo del 69% gli attuali tempi di percorrenza, che passano così da 80 a 25 minuti.

Webuild, leader nella realizzazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile con un track record che include quasi 3.500 chilometri di tunnel nel mondo, è coinvolta su quattro lotti del sistema ferroviario legato alla Galleria di Base del Brennero: oltre al Lotto Mules 2-3, Webuild è impegnata sul versante austriaco con il Lotto Gola del Sill-Pfons e ha già realizzato il Lotto Tulfes-Pfons; e su suolo italiano ha completato il Sottoattraversamento fiume Isarco, che rappresenta la parte estrema meridionale della Galleria prima dell’accesso nella stazione di Fortezza. 

Lungo l’asse ferroviario Monaco-Verona Il Gruppo sta inoltre realizzando per conto di RFI, Gruppo FS Italiane, il progetto di potenziamento della tratta Fortezza-Ponte Gardena e la Circonvallazione di Trento, due progetti che andranno a potenziare il sistema di collegamento della Galleria di Base del Brennero.

I lavori per la galleria del Brennero e dell’Asse Verona-Brennero sono eseguiti in raggruppamento di imprese da Webuild, utilizzando oltre 1.000 maestranze insieme con una filiera di oltre 1.500 fornitori diretti.

Galleria di Base del Brennero, infografica

1 / 0
Galleria di Base del Brennero: il tunnel ferroviario più lungo al mondo - Geopop/Webuild
Galleria di Base del Brennero, Milestone Moments
1 / 0

Innovazione nei cantieri della Galleria di Base del Brennero: Lo scavo del Sottoattraversamento del fiume Isarco

La Galleria è l’elemento centrale della nuova linea ferroviaria poiché ridurrà in modo significativo il congestionamento autostradale sul Brennero. Un’opera complessa, dunque, che prevede la realizzazione di un sistema di gallerie che si sviluppa per 230 chilometri e che nella valle dell’Isarco vive uno delle sue sfide maggiori con il lotto Sottoattraversamento del fiume Isarco: 5 metri sotto il letto del fiume, gli uomini sono al lavoro per congelare il terreno in modo da proseguire gli scavi evitando lo spostamento del fiume dal suo corso naturale.

Quella del congelamento è una tecnica complessa che il Gruppo Webuild, tra i primi al mondo, applica nella costruzione delle infrastrutture complesse. Una squadra di 70 persone guidata da Antonio Celot, nel Gruppo Webuild dal 1996 e oggi responsabile dei congelamenti sulle grandi opere. «Mi ricordo i primi inverni a meno 17 gradi – racconta Celot – con il personale che doveva lavorare all’esterno per fare le prime fondazioni, per scavare i pozzi da cui sarebbero partite le gallerie. È stato un lavoro davvero pesante dal punto di vista fisico».

La tecnica del congelamento è fondamentale per rendere stabile il terreno in presenza di acqua e avviare gli scavi. «In teoria la tecnica è semplice – spiega Celot – congelare l’acqua che si trova nel terreno per rendere lo scavo più stabile e in assenza di acqua, pur realizzando la galleria solo tre metri sotto un fiume alpino. Prima di tutto vengono realizzate le sonde congelatrici al perimetro del futuro scavo e poi iniettiamo azoto nelle stesse in modo da creare un muro di ghiaccio impermeabile al contorno della galleria per renderne sicuro lo scavo, che quindi, verrà eseguito all’interno del ghiaccio. L’iniezione di azoto prosegue fino a quando si raggiunge lo spessore minimo di un metro, a quel punto siamo sicuri che il terreno ha le caratteristiche idonee per la fase di scavo». Nel congelamento l’azoto liquido viene pompato a -196 gradi centigradi per raffreddare molto velocemente il terreno. Una volta terminata questa operazione inizia la fase di scavo, ma il lavoro dei tecnici non è ancora finito. Gli scavi possono durare settimane, per questo è necessario controllare costantemente le temperature del terreno durante il mantenimento del guscio di ghiaccio, che avviene facendo circolare una particolare salamoia a -35 gradi nelle sonde congelatrici. mantenendo costantemente le temperature target.

«Per ogni congelamento – aggiunge Celot – abbiamo circa 3840 dati di temperatura da controllare in contemporanea, un controllo che realizziamo attraverso un software in grado di restituire in tempo reale i grafici di andamento delle temperature e gli alert su eventuali criticità, consentendoci di intervenire tempestivamente e correggere le anomalie, ripristinando le temperature corrette». Quella del congelamento è una tecnica innovativa, a basso impatto ambientale ma complessa nella gestione.

La presenza di azoto nell’aria potrebbe diventare eccessiva e abbassare il livello di ossigeno sotto il 19%, la soglia minima per la sicurezza dei lavoratori. L’azoto è un gas incolore e inodore, due caratteristiche che lo rendono molto rischioso. Ecco spiegato il motivo per cui tutti i tecnici al lavoro sul congelamento hanno un misuratore personale di ossigeno che fa scattare un allarme se questo scende sotto i livelli di guardia. Allo stesso tempo però si tratta di una tecnica sostenibile, poiché l’azoto – uno dei gas più poveri e comuni – viene estratto dall’aria. Una volta prodotto, il gas viene trasportato in cantiere a bordo di cisterne speciali, dove la pressione interna fa in modo che rimanga allo stato liquido. Quando è il momento di inserirlo nel terreno, vengono aperti i rubinetti della cisterna attraverso un software comandato elettronicamente e l’azoto, pompato nel terreno, torna immediatamente gas, congelandolo. Un passo alla volta uomini e mezzi avanzano nello scavo dei tunnel guardando all’obiettivo finale: portare in esercizio una linea che raggiungerà la lunghezza complessiva di 64 chilometri, diventando così il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo al mondo.

Galleria di Base del Brennero, Sottoattraversamento fiume Isarco - operazioni di congelamento
quote-img

“Stiamo contribuendo alla realizzazione di una delle opere ingegneristiche più sfidanti e più sostenibili al mondo”

NICOLA MEISTRODIRECTOR DOMESTIC OPERATIONS
Galleria di Base del Brennero
Materiale informativo - Progetto Ponte sullo Stretto di Messina
(*) Informazioni obbligatorie